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Cosa vuol dire follower? Qual è il loro impatto sugli acquisti e l’importanza per le aziende

Cosa vuol dire follower? Qual è il loro impatto sugli acquisti e l’importanza per le aziende
  • PublishedOttobre 9, 2023

Oggi si parla sempre più di follower. Quando si deve contattare un influencer uno dei primi fattori che si osservano sono il numero di follower, ma anche il loro profilo demografico, geografico, si distinguono anche sulla base dell’età e del sesso e infine si cerca di comprendere quanto e come interagiscono con commenti e profili.

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Ma cosa vuol dire follower? E soprattutto qual è il loro impatto sugli acquisti e la rilevanza per le aziende che vogliono creare una campagna pubblicitaria che sfrutti l’influencer marketing e il potere che viene non solo dalla loro influenza ma anche e soprattutto dai follower che seguono i loro consigli di acquisto.

Cosa vuol dire follower: una definizione per il pubblico dei social network e degli influencer

Il termine “Follower” indica coloro che manifestano un particolare interesse verso un individuo, un’idea, un prodotto o un personaggio noto, decidendo di supportarlo o semplicemente di rimanere aggiornati sulle sue attività diventando suoi “seguaci“.

Questa dinamica si realizza attraverso l’azione di seguire un determinato profilo sui vari social media, quali Facebook, Instagram, Twitter o LinkedIn, diventando parte attiva o passiva della sua rete di contatti virtuali.

Quando una persona decide di “seguire” un profilo, automaticamente si iscrive per ricevere aggiornamenti costanti sulle attività, sui contenuti pubblicati e sulle diverse forme di interazione online proposte da quel determinato utente o brand.

I follower, quindi, non sono soltanto spettatori passivi, ma hanno la possibilità di interagire direttamente con il profilo che seguono, partecipando attivamente con commenti, “like”, condivisioni e messaggi privati.

In questo modo, essi non solo ricevono informazioni, ma contribuiscono anche alla diffusione dei contenuti e alla creazione di un dialogo virtuale.

Il concetto di follower, dunque, abbraccia non solo chi decide di supportare attivamente un profilo, ma anche chi semplicemente sceglie di rimanere aggiornato sulle sue iniziative e pubblicazioni, rappresentando l’audience di riferimento degli influencer e dei content creator che operano in campo digitale.

Follower e Influencer: una definizione sociologica

I follower sono una vera e propria “popolazione” che può essere studiata anche attraverso la sociologia. La loro importanza non solo nel settore del marketing ma anche nell’ambito sociale è diventata così rilevante che gli studi rivolti verso gli influencer e i follower sono aumentati nelle università sia in Italia sia all’estero.

Gli influencer sono divenuti elementi comunicativi fondamentali nell’odierno panorama mediale, svolgendo un ruolo cruciale sia nelle strategie di digital marketing sia nella produzione di contenuti per media ed eventi culturali.

Non solo, ma la loro crescente influenza ha anche sollevato interrogativi e preoccupazioni riguardo il loro potenziale ruolo nel campo sociale e in alcuni casi anche politico.

Il termine “influencer” indica una figura che, grazie alla sua visibilità pubblica, detiene un potere di persuasione e convincimento notevole, sebbene tale capacità di influenzare non sia sempre chiaramente manifesta o riconosciuta.

Sotto l’aspetto sociologico, il termine influencer è oggetto di profonda analisi e riflessione, poiché rappresenta un fenomeno complesso e sfaccettato.

Da un lato, gli influencer sono agenti sociali attivi che operano nello spazio comunicativo principalmente digitale, con l’obiettivo di aumentare la propria visibilità e accrescere la base di follower.

Essi non influenzano passivamente, ma possono orientare decisioni d’acquisto o modulare la discussione pubblica su temi di interesse collettivo.

Questo potere di influenza è strettamente legato al proprio capitale sociale, rappresentato dal numero di persone che decidono di seguirli nelle varie piattaforme o nel sistema comunicativo adottato.

L’influencer, in quanto agente sociale, non agisce in maniera neutrale, ma mira piuttosto ad accumulare il maggior capitale sociale possibile.

La definizione sociologica di influencer si distingue e si differenzia da quella di opinion leader, la cui leadership è riconosciuta dalla rete di contatti in cui operano, e dai content creator, i quali guadagnano credibilità attraverso la creazione e la cura dei contenuti che producono.

Pertanto, la sociologia offre uno sguardo critico e analitico sui meccanismi e sulle dinamiche che caratterizzano la figura dell’influencer nell’attuale società digitale e mediatica.

Per quanto riguarda i “follower” in sociologia, il termine fa riferimento a individui che volontariamente decidono di seguire o sostenere un’entità, individuo, o brand sui social media.

Questo processo di adesione rappresenta non solo un’approvazione o affinità con le idee, valori, o prodotti proposti dall’entità seguita, ma anche un desiderio di partecipare, almeno marginalmente, a una comunità o network virtuale che condivide interessi comuni o identità.

Dal punto di vista sociologico, i follower non sono semplicemente consumatori passivi di contenuti, ma partecipano attivamente nella costruzione dell’identità e del capitale sociale dell’entità o individuo che scelgono di seguire.

Infatti, la loro interazione, attraverso likes, condivisioni e commenti, contribuisce a definire il grado di visibilità, influenza e autorità percepite dell’entità seguita, influenzando anche l’orientamento e il comportamento di altri utenti nella rete.

In questo senso, il concetto di follower è intimamente legato ai fenomeni di potere, influenza e identità nei contesti mediatici e digitali contemporanei, e rappresenta un elemento chiave per comprendere le dinamiche di formazione dell’opinione pubblica e di mobilitazione sociale nell’era dei social media.

Teoria del flusso di comunicazione a due fasi: come sfruttarlo nella strategia di marketing aziendale

La teoria del flusso a due fasi della comunicazione gioca un ruolo centrale nelle strategie di marketing delle aziende.

La figura dell’influencer, selezionato principalmente per la sua credibilità ed esperienza in specifici settori piuttosto che per la fama, incarna questa dinamica comunicativa, fungendo da ponte efficace tra le aziende e il loro pubblico target.

Questa teoria, concepita negli anni ’40 da sociologi come Lazarsfeld, Berelson e Gaudet, postula che l’informazione non si muove linearmente dai media ai destinatari finali, ma viene invece filtrata attraverso individui chiave, più recettivi e influenti all’interno di determinati gruppi sociali.

Sono questi individui che poi disseminano l’informazione nei loro rispettivi network, influenzando così le opinioni e le scelte del gruppo più ampio.

Per le aziende, comprendere e implementare questa teoria nella loro strategia di comunicazione significa riconoscere e sfruttare il potere degli influencer come mediatori fondamentali nel processo comunicativo.

Gli influencer odierni sono in qualche modo anch’essi degli “opinion leader“, come quelli identificati dalla teoria originale, con il valore aggiunto che oggi esiste la possibilità di un’interazione diretta tra le masse e questi leader di opinione.

Gli influencer, in quanto individui con esperienza, credibilità e seguito, possono non solo amplificare il messaggio dell’azienda ma anche conferirgli un’aura di autenticità e fiducia che i canali di comunicazione tradizionali faticano a replicare.

Questi intermediari offrono un contatto più personale e meno intenzionale, il che può risultare più persuasivo rispetto alla pubblicità tradizionale.

In pratica, le aziende che desiderano incorporare efficacemente la teoria del flusso a due fasi della comunicazione nelle loro strategie dovrebbero identificare e collaborare con influencer che non solo abbiano un seguito significativo, ma che siano anche visti come esperti o personaggi affidabili nel campo o settore specifico di interesse.

L’obiettivo è sviluppare partnership in cui l’influencer sia allineato ai valori e agli obiettivi del brand, diventando così un ambasciatore credibile e persuasivo per l’azienda presso il suo pubblico.

In questo modo, le aziende possono raggiungere con successo il proprio pubblico utilizzando gli influencer come veicoli efficaci per trasmettere i loro messaggi in modo tale che questo risuoni e influenzi positivamente le percezioni e i comportamenti dei consumatori.

Quali sono gli effetti dei follower sugli acquisti di beni e servizi

Abbiamo visto cosa significa follower, ma come questa figura risulta determinante nel flusso di acquisti di beni e servizi?

L’influenza dei follower sugli acquisti si manifesta in modo variegato e rispecchia l’imponente impatto esercitato dalle dinamiche dei social media e dalla comunicazione online sui modelli di consumo.

Il fenomeno della “prova sociale” ne è una manifestazione preponderante: un concetto ancestrale che vede nelle raccomandazioni e giudizi altrui delle bussole affidabili nella definizione delle proprie scelte d’acquisto.

I commenti, le valutazioni, le approvazioni o le critiche dispensate in rete, che siano in favore o contro un prodotto o un servizio, agiscono come eco digitale, raggiungendo e influenzando l’uditorio di follower del singolo utente.

Non a caso, l’81% delle scelte d’acquisto è influenzato dai post condivisi dai propri contatti sui social, come evidenziato da Forbes.

Il dialogo sui social, per sua natura, è bidirezionale: il pubblico non solo riceve, ma interroga, chiede, propone, creando un tessuto conversazionale che i marchi possono e devono saper navigare per instaurare relazioni significative con la clientela.

In tale panorama, l’influencer marketing si inserisce come variabile ulteriormente incisiva. Gli influencer, grazie al loro nutrito e affezionato seguito, agiscono da amplificatori delle raccomandazioni, il loro verbo si diffonde, conquista consensi e guida le decisioni d’acquisto di una variegata platea.

Secondo una ricerca dell’Influencer Marketing Hub, un tweet di un influencer, ad esempio, ha guidato verso l’acquisto il 50% degli utenti Twitter.

I microinfluencer, con la loro specializzazione in campi nicchia, emergono per la loro capacità persuasiva. Per le imprese che operano in settori specifici, la collaborazione con influencer di settore può tradursi in una strategia di comunicazione mirata e incisiva.

La propensione a farsi influenzare online è particolarmente evidente tra i più giovani, con l’84% dei Millennials che ammette di subire l’influenza dei contenuti generati dagli utenti nelle proprie decisioni economiche.

L’ascesa delle “storie” su piattaforme come Instagram rappresenta un’altra faccia della medaglia. Questi contenuti, spesso grezzi e autentici, offrono ai brand un canale per mostrare la propria anima, la propria cultura, il proprio “dietro le quinte”, instaurando un rapporto diretto e genuino con la loro audience, influenzando così percezioni e scelte in maniera positiva.

In conclusione, il significato di follower non è insito nell’analisi grammaticale del termine e nella sua semplice traduzione in italiano. Il suo vero significato è sicuramente insito sia sotto il profilo sociologico sia nel settore del marketing e della comunicazione aziendale.

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