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Le pari opportunità nelle aziende tecnologiche italiane: a che punto siamo?

Le pari opportunità nelle aziende tecnologiche italiane: a che punto siamo?
  • PublishedMaggio 13, 2024

Qual è la situazione della presenza femminile nelle aziende che nel nostro paese sono impiegate del settore tecnologico? Purtroppo non ci sono buone notizie quelle che arrivano dalle ultime analisi. Infatti, da un’indagine a cui ha partecipato anche l’Università di Genova, è emerso che la presenza femminile nelle aziende del settore tecnologico del nostro paese è ferma da dieci anni al 16%.

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Sono dei dati da non sottovalutare, che fanno riflettere, perché sono al di sotto della media europea di circa il 17-18%. D’altronde fa riflettere anche il fatto che viviamo in un’epoca in cui la transizione digitale è un settore in piena espansione. Ma a quanto pare le pari opportunità ancora hanno molti passi da fare nelle aziende informatiche.

La situazione del rapporto tra università e pregiudizi

La ricerca ha messo in evidenza che le immatricolazioni all’università possono essere soltanto prese come punto di riferimento, ma che non lasciano intravedere la situazione nella sua completezza.

Per esempio, è stato appurato che nell’anno accademico 2023-2024 proprio le ragazze costituiscono il 56%, ma la percentuale si abbassa totalmente, quando si passa agli studi dell’informatica e delle tecnologie, in cui la percentuale femminile arriva soltanto al 16,71%.

Ancora a quanto pare esisterebbero dei pregiudizi o quelle che gli esperti hanno evidenziato come vere e proprie forme di autoesclusione, che finiscono con il condizionare fin dall’inizio il percorso di studi delle ragazze. Il risultato consiste nel fatto che gli uomini occupano i quattro quinti delle professioni ICT.

Che cosa fare per il futuro?

Per il futuro si dovrebbe cercare di aumentare la presenza delle donne negli ambienti di lavoro tecnologici, che, secondo gli esperti, deve essere un obiettivo che si potrà conseguire se verso questo lavoreranno in modo ottimale anche le scuole e le università, che rivestono un ruolo molto importante.

Le ragazze avrebbero bisogno dei modelli professionali di donne che possano incoraggiare a seguire ambiti oltre quelli tradizionali.

Ma, come ha avuto occasione di dichiarare Angela Celeste Taramasso, delegata per le pari opportunità dell’ateneo di Genova, è anche una questione di parità di genere, per spronare le nuove generazioni, in modo che siano libere da condizionamenti.

Considerando anche che ormai i sistemi di intelligenza artificiale e le altre tecnologie rivoluzionarie stanno assumendo un’importanza sempre più fondamentale nel quotidiano e nell’ambito economico in generale.

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