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Novità sulla Flat Tax incrementale per l’impresa familiare

Novità sulla Flat Tax incrementale per l’impresa familiare
  • PublishedGiugno 14, 2023

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato una bozza di circolare che fornisce ulteriori chiarimenti riguardo alla flat tax incrementale, introdotta dalla legge n. 197 del 29 dicembre 2022, art. 1, commi da 55 a 57. Questo provvedimento ha sollevato molte domande tra i contribuenti, e la bozza di circolare si propone di dissipare alcuni dei dubbi di natura applicativa che sono emersi.

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Prima di tutto, è importante sottolineare che il beneficio della flat tax incrementale è valido solo per l’anno fiscale 2023 e si applica esclusivamente ai soggetti che operano come professionisti o imprenditori individuali. È importante notare che non vi sono ripercussioni previdenziali legate a questo beneficio.

In sostanza, la flat tax incrementale permette ai contribuenti di applicare un’imposta sostitutiva del 15% su una parte del reddito dichiarato per il 2023. Tuttavia, è importante notare che ciò non avrà alcun effetto sui calcoli degli acconti dovuti per l’anno fiscale 2024.

Per essere più precisi, come stabilito dall’articolo 1, comma 55, della legge n. 197 del 29 dicembre 2022: “Solo per l’anno 2023, i contribuenti persone fisiche che svolgono attività d’impresa, arti o professioni, diversi da coloro che applicano il regime forfettario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, della legge n. 190 del 23 dicembre 2014, possono applicare, invece delle aliquote a scaglioni di reddito stabilite dall’articolo 11 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 22 dicembre 1986, un’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali, calcolata con un’aliquota del 15% su una base imponibile, comunque non superiore a 40.000 euro, pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, ridotto del 5% di quest’ultimo ammontare“.

Quali saranno le applicazioni: ecco cosa dice l’Agenzia delle Entrate

La bozza della circolare ha offerto anche ulteriori chiarimenti riguardo all’applicazione di questa misura in caso di impresa familiare. Si afferma che l’incremento del reddito deve essere valutato prendendo in considerazione il reddito generato dall’impresa nel suo complesso, ma il beneficio della flat tax incrementale spetta solo al titolare dell’impresa, in proporzione alla sua quota di reddito imputabile.

Ad esempio, se il reddito totale dell’impresa, indipendentemente dalla ripartizione tra il titolare e gli altri membri della famiglia, è stato di 20.000 euro nel 2020, 30.000 euro nel 2021, 25.000 euro nel 2022 e 50.000 euro nel 2023, il reddito potenzialmente assoggettabile alla flat tax incrementale sarebbe di 18.500 euro. Tuttavia, il titolare potrà tassare solo la quota proporzionale di reddito imputabile a lui, che non può essere inferiore al 51%.

Supponendo che al titolare sia imputato il 51% del reddito (25.500 euro), questi potrà decidere di applicare l’imposta sostitutiva solo sul 51% di 18.500 euro, ovvero 9.435 euro.

Tuttavia, l’incremento reddituale dell’impresa nel suo insieme che è imputato agli altri membri della famiglia non potrà beneficiare di questo vantaggio, poiché si tratta di redditi da partecipazione, che sono esclusi dalla misura agevolativa.

I criteri per la determinazione della quota di reddito imputabile

È importante tenere presente che la norma impone criteri precisi per determinare la quota di reddito imputabile ai collaboratori familiari. Questi collaboratori non possono essere imputati di un reddito complessivo superiore al 49% del totale. Inoltre, in conformità con l’articolo 5 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, è necessario tenere conto della qualità e della quantità del lavoro effettivamente svolto nell’impresa, in modo continuativo e prevalente, nel periodo di imposta.

Di conseguenza, è importante evitare un incremento anomalo e ingiustificato della quota imputata al titolare nel 2023 rispetto agli anni precedenti, poiché ciò potrebbe sollevare dubbi da parte dell’amministrazione finanziaria. È quindi fondamentale rispettare i criteri stabiliti dalla normativa per la determinazione della quota imputabile ai collaboratori familiari e svolgere l’attività imprenditoriale in modo coerente con i principi di correttezza e trasparenza.

In conclusione, la bozza di circolare pubblicata dall’Agenzia delle Entrate fornisce alcuni importanti chiarimenti riguardo alla flat tax incrementale introdotta per l’anno fiscale 2023. Questi chiarimenti contribuiscono a dissipare alcuni dei dubbi iniziali e forniscono indicazioni più precise sulle modalità di applicazione della misura, in particolare per le imprese familiari.

È fondamentale rispettare le disposizioni normative e agire in conformità con la legge per godere dei benefici fiscali offerti dalla flat tax incrementale, evitando allo stesso tempo comportamenti che potrebbero sollevare domande da parte delle autorità fiscali.

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