Intervista di Intervista a Luca Scarchilli: “CasalPlastik: un marchio contraddistinto da Tradizione, Colore e Innovazione”

Intervista_Luca Scarchilli

Oggi siamo lieti di intervistare Luca Scarchilli. Figlio di un imprenditore nel vibrante settore delle vernici, la sua educazione ha seguito un percorso che ha sapientemente combinato la rigida formazione accademica e l’ambiente pratico degli affari.

Laureatosi con lode in Management and Finance presso l’Università Lumsa di Roma, Luca ha rapidamente fatto esperienza lavorativa altrove prima di sentirsi chiamato a casa.

Ora, come responsabile delle Comunicazioni e del Marketing in CasalPlastik, l’azienda di famiglia con quattro decenni di storia, si sforza di rinnovare e proiettare la firma Scarchilli in una nuova era, competendo con i tanti e variegati protagonisti del settore.

Con una passione per la tradizione e uno sguardo sempre rivolto al futuro, Luca rappresenta la nuova generazione di visionari pronti a lavorare per supportare la crescita dell’azienda.

Ciao Luca, benvenuto su Intervista.it! Iniziamo subito! Cosa ti ha spinto a entrare nell’azienda di famiglia e continuare la tradizione, nonostante una formazione accademica che ti avrebbe potuto indirizzare verso altre opportunità professionali?

«La motivazione principale risiede proprio nella voglia di non lasciar decadere questa tradizione ma anzi dare longevità ad una realtà imprenditoriale fondata da mio padre e da lui stesso portata avanti con molti sacrifici. Da unico figlio pertanto, il mio dovere, nonché grande piacere, è quello di mantenere ed accrescere quanto maturato in questi ormai già 40 anni di attività».

Qual è la tua visione per CasalPlastik nei prossimi 5-10 anni e come prevedi di raggiungere questi obiettivi?

«Sicuramente quella di migliorare costantemente i risultati operativi dell’azienda e rafforzare la propria posizione sul mercato nazionale, attraverso uno snellimento della gestione interna, una maggiore automazione nei processi di produzione ed ovviamente un piano di comunicazione che sia sempre più accattivante, convincente ma mai divulgatore di contenuti banali e soprattutto lontani dalla realtà».

Quali sono stati i principali cambiamenti o innovazioni che hai introdotto in azienda da quando hai assunto la responsabilità delle comunicazioni e del marketing?

«Una volta entrato in azienda, ho capito subito che c’era bisogno di un qualcosa che facesse da “ponte” tra i nostri prodotti ed il consumatore finale, ovvero un canale comunicativo parallelo al tradizionale (ma sempre efficace) “passaparola”più ricco di elementi informativi utili per i nostri clienti.

Ho dunque dato vita all’attività del marketing mai esistita all’interno della nostra Azienda, catapultando Casalplastik nel mondo dei social media attraverso la creazione di contenuti intuitivi sulle novità inerenti le nostre pitture o sugli studi di settore, facendomi promotore di queste informazioni non solo tramite gli smartphones ma anche attraverso divertenti interviste radio o partecipazioni alle associazioni di categoria.

Un’altra novità che sono riuscito ad apportare, dopo più di 20 anni, consiste nel restyling  delle latte dei nostri prodotti, rinnovate non solo nelle grafiche (decisamente meno goffe e più minimal) ma soprattutto nella loro nuova forma, sempre tonda ma più robusta, ergonomica e sicura grazie ad un sistema di chiusura ermetica. Insomma, l’obbiettivo principale della mia attività, sarà quello di mantenere la nostra azienda costantemente “connessa” con l’ambiente esterno, così da essere sempre pronta al cambiamento ed in grado quindi di adeguarsi ai trend del momento».

In un mercato dominato da grandi brand, come intendi posizionare CasalPlastik per competere e distinguerlo dal mercato?

«Il problema non risiede tanto nel dominio dei grandi brand, ma dalla “folla” di altri 600 colorifici in Italia che ogni giorno, come noi, cercano di contendersi il posto del più forte. L’intento di Casalplastik è ovviamente quello di ottenere quel posto. Sono consapevole che non è affatto semplice, ma se dovessi scegliere una carta, punterei tutto su quello che ci ha da sempre contraddistinto, ovvero la qualità al giusto prezzo, condita da un livello di servizi ed assistenza post vendita per cui ogni giorno i nostri clienti ce ne rendono grazie con la loro fiducia».

Gestire un’impresa di famiglia non dev’essere per nulla semplice. Come riuscite in azienda a bilanciare le dinamiche familiari con le esigenze professionali?

«Come anticipato nella risposta di apertura, essere figli unici quando si ha un’eredità tanto importante da gestire è eccitante ma a tratti “tormentante”, in quanto tutto dipende dalle decisioni-azioni di un’unica persona. Questa stessa situazione di disagio è però ben ripagata quando la mancanza di una figura fraterna fa sì che non vengano ostacolate le suddette decisioni e dunque non si vada incontro a litigi familiari (talvolta anche perenni). Nel mio caso, quindi, posso dire di riuscire a ben gestire le dinamiche aziendali con mio padre, scindendole sempre dal vivere quotidiano. La sera, quando torniamo da lavoro, può capitare durante la cena di parlare di idee o progetti che abbiamo in mente per la nostra attività, rendendo partecipe anche mia madre, ma mai ci siamo permessi di portare a casa i “problemi” della giornata trascorsa.  Tomorrow is an another day!»

Quali strategie stai adottando per rafforzare e valorizzare l’immagine di un’azienda che comunque ha già 40 anni di storia?

«Sottolineare il fatto stesso di essere “vecchia” 40 anni. Mi spiego, apportare innovazioni nel modo di comunicare, di apparire, di produrre i propri prodotti, senza mai offuscare il passato, anzi evidenziare l’importanza della tradizionalità e della semplicità che da sempre hanno contraddistinto il marchio. Insomma un filo rosso tra Tradizione – Colore – Innovazione».

Quali ritieni siano le maggiori sfide e opportunità per CasalPlastik nel contesto attuale del mercato delle vernici?

«Penso che la sfida principale per un settore complesso e variegato come quello delle vernici sia adeguarsi alla velocità di cambiamento con cui le tendenze dei consumatori si stanno muovendo. Si è passati infatti dalla richiesta di idropitture semplici quali lavabili o rivestimenti al quarzo a vernici atossiche certificate in tripla classe A+ o pitture termiche dal potere isolante (da considerare con cautela). Di concerto, l’opportunità per Casalplastik così come per migliaia di altre attività nel periodo post Covid, risiede nel promuovere prodotti e servizi in linea con le sempre più stringenti normative in tema di sostenibilità ambientale, con largo riferimento alla Decarbonizzazione per quanto riguarda lo specifico settore chimico-edilizio».

In che modo la tua formazione in Management and Finance ha influenzato il tuo approccio alla gestione e al marketing in CasalPlastik?

«Posso affermare che la risposta a questa domanda sia fortemente influenzata da un tratto distintivo che mi caratterizza sin da piccolo. La mania per l’ordine. Come con i miei beni personali, anche per la nostra Azienda pretendo che ogni cosa sia al suo posto, ma non solo oggetti o documenti, bensì che ogni persona sia dedita al ruolo assegnatoli e che di tale se ne assuma tutte le responsabilità.  Da qui la mia scelta di intraprendere gli studi inerenti l’organizzazione aziendale (ed inevitabilmente della finanza), per poter finalmente vedere, anche in Casalplastik,  un livello di gestione degno di un’Impresa ben strutturata. Una volta coordinate le attività, l’azienda deve inevitabilmente vendere, da qui entra in gioco la mia seconda responsabilità, quella del Marketing».

Se avessi una macchina del tempo e potessi tornare indietro, ci sarebbe una mossa che avresti giocato diversamente nella tua carriera?

«Seppur la mia carriera sia ancora agli esordi, posso dire di non avere per il momento rimpianti. Più che una macchina del tempo, vorrei poter lavorare bene e con passione per potermi regalare una bella macchina in futuro!»

Hai un motto o un mantra che segui nella tua vita professionale?

«Chi si accontenta NON gode».

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