Benvenuti su Intervista.it, dove diamo voce a personalità che sono fonte d’ispirazione nel loro campo di competenza.
Oggi siamo onorati di avere con noi la dottoressa Lucia Calvisi, una figura di spicco nel mondo della dermatologia e medicina estetica. Fondatrice del Centro Dermatologia e Medicina Estetica Dott.ssa Lucia Calvisi, ha trasformato la sua passione in un percorso di carriera di successo, contribuendo in maniera significativa all’evoluzione della medicina estetica in Italia e non solo.
In questo dialogo approfondito, ci parlerà delle sue motivazioni nel scegliere questa specializzazione, delle sfide affrontate nell’aprire un centro in autonomia, e del suo contributo come relatrice e formatrice nel campo della dermatologia e medicina estetica.
Conosceremo il suo percorso, le sue idee e il suo impegno costante per un approccio alla medicina che considera l’individuo nella sua interezza, senza tralasciare l’aspetto estetico. Preparatevi a un viaggio avvincente nel mondo della dermatologia e medicina estetica attraverso gli occhi di un vero esperto. Buona lettura!
Salve Dottoressa Lucia Calvisi, grazie per essere qui con noi e averci concesso questa intervista. Lei è la fondatrice del Centro Dermatologia e Medicina Estetica Dott.ssa Lucia Calvisi. Come mai ha scelto di specializzarsi nel campo della dermatologia e medicina estetica? E qual è stato l’input che le ha permesso di dire: è il momento di aprire un centro in autonomia?
«Buongiorno a lei, e grazie per la domanda; è un argomento al quale infatti tengo molto.
Ho deciso di dedicarmi alla Dermatologia e in particolare alla Medicina Estetica, quasi 20 anni fa, perché credo fortemente che il benessere psico-fisico delle persone ( come del resto sottineato anche dalla definizione dell’OMS del concetto di salute), comprenda, non solo la salute fisica, ma anche il benessere della persona a 360°, di cui mi occupo pertanto con orgoglio da tanti anni.
Ho pertanto deciso di aprire un Centro in autonomia con quest’ottica, di accoglienza delle persone, per poterle aiutare sia dal punto più strettamente inerente la Dermatologia classica, ma anche dal punto di vista che io amo definire “ la Medicina del Cuore”.»
Quali sono le principali difficoltà che ha incontrato aprendo il suo centro? Come è riuscita a superarle?
«All’inizio della mia attività, come tutti i giovani che si approcciano ad aprire un centro, ho chiaramente incontrato non poche difficoltà, economiche, logistiche, burocratiche, alcune delle quali tutt’oggi mi porto dietro.
Non sono figlia d’arte, ma ho sempre avuto un Progetto nella mia vita, creare in una realtà, anche come la nostra Sardegna, un Centro che potesse essere di riferimento. Per questo, grazie ad anni di studio, che ovviamente continuano ancora, ho intessuto una rete professionale e internazionale che mi ha permesso e mi permette di crescere quotidianamente.»
La sua attività però non si limita alla gestione della clinica, è molto impegnata anche nella gestione di corsi di aggiornamento e convegni in qualità di relatrice. Come riesce a unire questi diversi aspetti della sua professione? Cosa le piace di più del suo lavoro come relatrice e formatrice nel settore della dermatologia e medicina estetica?
«Sono cresciuta nell’ambiente Universitario, dove ho iniziato a frequentare il reparto di Dermatologia da quando avevo appena 21 anni. In particolare il settore della Medicina Estetica è un settore in rapida espansione, forte incremento, che impone, primo fra tutti per il Benessere del Paziente, delle scelte consapevoli da parte del Medico, basate sull’evidenza scientifica. È per questo, che da studiosa, curiosa e desiderosa di non fermarmi alla superficie delle cose, svolgo, parallelamente, alla mia pratica quotidiana in Ambulatorio, corsi di formazione, in Italia e all’Estero, ricerche cliniche, collaboro alla scrittura di libri. La Conoscenza scientifica è qualcosa che si deve divulgare e non custodire gelosamente come un segreto. E poi chissà cosa mi riserverà il futuro? Magari un incarico stabile di Docenza all’Università? Oltre a quelli in cui già esercito?»
Prima di affrontare il lungo percorso per diventare medico chirurgo, aveva un altro sogno nel cassetto? Ha mai pensato a un’altra strada professionale o ha sempre desiderato diventare medico?
«Come tutte le bambine, da piccola fantasticavo sul mio futuro, ma devo dire di aver sempre avuto un carattere determinato. Il mio sogno era quello di fare il Medico, nonostante fossi perfettamente consapevole delle difficoltà che questo avrebbe comportato per me e ovviamente i sacrifici conseguenti per la mia famiglia.
Mi sono diplomata al Liceo Classico e ho superato l’esame di ammissione di Medicina, e da lì con determinazione ho proseguito per la mia strada. Per me non c’erano alternative: desideravo diventare un Medico. Dopodichè immediatamente sono entrata nella scuola di specializzazione in Dermatologia.»
Dal punto di vista lavorativo, sicuramente sarà impegnata nella gestione del personale medico e non solo. Come gestisce il flusso di lavoro? Ha pensato di creare o creato delle attività a supporto di una migliore work life balance per i dipendenti?
«Questa domanda mi colpisce molto. Finora abbiamo parlato del mio percorso formativo che è stato quello di formarmi come Medico, specializzarmi in Dermatologia e Medicina Estetica, Come Direttore della mia Clinica, però, svolgo un’attività molto più complessa, gestendo non solo le visite coi pazienti, ma tanti altri aspetti, tra cui quello del personale.
Ho scelto, formato personalmente ( insegno infatti presso una Scuola di Medicina Estetica dove tengo, con altri colleghi un importante corso per Assistenti di Studio Medico), e fatto formare il mio team al quale tengo moltissimo. Ho cercato di creare una squadra affiatata, nella quale, ognuno, in base alle proprie competenze e inclinazioni, potesse dare il meglio.
Penso infatti che spetti al Direttore di un’azienda capire quelle che sono le inclinazioni dei dipendenti e metterli in grado di esprimersi e valorizzarli al meglio.
Ovviamente tra di noi, non mancano anche i momenti ricreativi fuori dallo studio, che sono degli spazi che ci dedichiamo per crescere insieme.»
Ha una filosofia alla base della sua attività? Un motto, o comunque un mantra che l’aiuta ad andare sempre avanti?
«Certamente! Lo dico prima in inglese :
Never give up! Mai arrendersi! Se hai un sogno credici e impegnati per raggiungerlo!
»
Darebbe un consiglio ai futuri medici? E in particolar modo a coloro che vogliono specializzarsi nel settore della chirurgia estetica e dermatologia?
«Semplicemete uno, solo perché me lo ha chiesto: il mio settore, apparentemente frivolo e superficiale, impone invece tanto impegno e scienza dietro, ed è con questa consapevolezza che è importante avvicinarsi ad esso.»
Siamo giunti alla fine della nostra intervista, le chiedo solo un’ultima cosa: quali sono i progetti futuri, sul medio o lungo periodo, che vorrebbe realizzare per la sua attività? E come sta lavorando al fine di raggiungere obiettivi futuri sempre più ambiziosi.
«I progetti non mi mancano.. svelerò solo una piccola parte per scaramanzia e per darvi una piccola anteprima…il mondo è vastissimo e da Trainer Internazionale i contatti vengono di conseguenza.. dunque chissà ?»