Intervista di Alessandro Vercellotti: “Un avvocato pronto a sostenere le imprese e capire le tante dinamiche del digital”

Oggi abbiamo il piacere di parlare con Alessandro Vercellotti, pioniere nel campo del diritto digitale e co-fondatore di Legal for Digital, un’azienda che porta l’innovazione nel mondo del diritto. Nella loro filosofia di lavoro, il digitale non è solo l’ambito in cui operano, ma anche il modo in cui gestiscono il loro business.

Alessandro e il suo team hanno capito l’importanza di risparmiare tempo e denaro ai loro clienti, proponendo consulenze online di alta qualità. Lavorando in un vero e proprio set con webcam, microfono, ring-light e un sfondo personalizzato, forniscono un’esperienza clienti efficace ed efficiente. Nonostante la mancanza di contatto fisico, la loro vicinanza con i clienti è tangibile, grazie alla prontezza con cui rispondono alle richieste.

Per Alessandro, le competenze legali non sono sufficienti nel campo del diritto della rete. Lui e il suo team hanno acquisito competenze tecniche, conoscendo le piattaforme di comunicazione più importanti e sperimentando continuamente quelle innovative.

Legal for Digital ha fatto una scelta audace e strategica differenziandosi dalla concorrenza. Invece di offrire una varietà di servizi legali, si sono concentrati esclusivamente sulle problematiche relative al diritto della rete. Questo approccio verticale li rende veri esperti nel loro campo, fornendo ai clienti consulenze legali e strategiche di qualità superiore.

Ma scopriamo di più su Alessandro Vercellotti!

Alessandro, nella tua biografia, sul sito web di Legal for Digital, abbiamo letto una frase: “Ogni giorno mi chiedo chi è Alessandro. Dico sul serio!”. Quindi ti chiediamo, chi è Alessandro oggi? Cosa ci racconti su te.

«Bella domanda! Ogni giorno è un po’ un ripensare a quello che sono, sicuramente sono un avvocato, o meglio, un avvocato che si occupa del diritto del digitale, però il lato bello e brutto della mia attività è che sempre tutto in evoluzione, in movimento, non è mai statico e fermo. Non passa mai una settimana senza che ci sia una novità. Quindi questo obbliga ad essere sempre aggiornati, essere sempre attivi e proattivi, da una parte è davvero molto sfidante e interessante ma dall’altra parte anche tanto impegnativo».

Questo dunque è l’Alessandro di oggi. Ma se ti chiedessimo chi era Alessandro alle sue origini? Com’è stato il tuo percorso per arrivare fin qui?

«Ho avuto un percorso uguale a tanti avvocati, ma a un certo punto mi sono detto, io sono uno dei tanti! Poi ho pensato io amo il settore digitale, come faccio a unire questi due mondi? Come faccio a far incontrare le mie competenze legali con una mia grande passione? Ecco che da questa domanda e voglia di trovare questo incontro è nata la mia strada verso quello che sono oggi: avvocato del digitale. Questa figura esperta è ancora poco diffusa in Italia, siamo pochi, tuttavia, mi sento di dire che questa professione sarà sempre più necessaria. Tutte le aziende sono online e comunicano online sui social network e ci sono sempre più e-commerce! Per queste realtà, serve un avvocato pronto a sostenere le imprese e a capire tante dinamiche del digital!»

Sei il co-founder del primo studio legale specializzato in diritto della rete, abbiamo anche letto nella tua biografia, ci puoi dare dei dettagli in più?

«Assolutamente. Siamo il primo studio nato verticalmente sul diritto del digitale, o meglio, esistono studi che si occupano anche del mondo virtuale, ma nessuno di questi è stato creato per occuparsi solo ed esclusivamente di Digital. Ad oggi possiamo dire, che per noi di Legal for Digital, che è stata una decisione vincente. Vediamo il futuro cosa ci riserverà, ma questo pensiero è applicabile a qualunque contesto».

 Cosa s’intende per “fare business in uno studio legale”?

«Dunque, noi siamo uno studio legale ma ragioniamo come una società. Lavoriamo a task, le consulenze per il 97% le svolgiamo direttamente online, quindi non vengono in studio i clienti. Abbiamo una gestione del tempo molto organizzata rispetto allo studio classico, questo permette di avere una vicinanza al cliente ma allo stesso tempo di non porre limiti “geografici”. Abbiamo clienti sparsi in tutta Italia, in tutta Europa, ma anche in altre parti del mondo, ad esempio negli Stati Uniti, a Singapore e Dubai».

Sappiamo che avete fondato la prima academy legale per professionisti del web. Siamo curiosi di chiederti qualcosa in merito e di cosa si tratta nello specifico?

«La nostra academy legale nasce dalla necessità di formare chi si occupa di digitale. Questa realtà non l’abbiamo rivolta a colleghi o ad altri avvocati, ma a chi “ha le mani in pasta”, chi ha a che fare con il mondo web quotidianamente. Ogni settimana svolgiamo dei corsi di formazione diversi, riguardanti contenuti differenti, magari rivolti ai social, oppure all’advertising, o al webmaster, al settore graphic. Questo permette a chi entra e partecipa all’accademia di acquisire competenze molto utili, di contrastare la concorrenza e arricchire il proprio portfolio di capacità e servizi da offrire. Io penso che se tutti abbiamo più conoscenza e più prontezza nel mondo del digital, ne traiamo beneficio universalmente parlando».

Qual è un augurio che vorresti fare a te stesso e alla tua carriera?

«Avere uno studio sempre più impattante nell’ottica di rendere il mondo digitale molto vicino al mondo reale. Ad oggi reale e digitale sono due rette vicine e parallele che non si toccano, almeno questo è quello che si pensa. Io spero di far capire a tutte le persone che incrocio nel mio percorso che tutti noi siamo parte di questo mondo virtuale, e che abbiamo in esso dei diritti. Io voglio dare a tutti coloro che lo desiderano queste conoscenze».

Grazie Alessandro per essere stato qui con noi.

«È stato un piacere, grazie mille a voi».

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