Partita IVA

Cos’è la Partita IVA Definizione

La Partita IVA è un codice composto da 11 cifre, attribuito a ogni soggetto economico e utilizzato per il pagamento dell’IVA all’Agenzia delle Entrate. Questo codice può essere lo stesso del codice fiscale nel caso in cui l’attività economica sia condotta da un individuo.

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Tutti i lavoratori indipendenti con redditi annui superiori a 5.000 euro o coloro che svolgono un’attività continuativa (come gestire un negozio online o collaborare con un’impresa per oltre un mese) sono tenuti ad avere una Partita IVA.

Questa è essenziale per chiunque desideri emettere fatture per beni venduti o servizi erogati, ed è un elemento chiave per l’avvio di un’attività imprenditoriale.

Come Aprire la Partita IVA

Come si apre una Partita IVA? È un processo semplice e senza costi: occorre compilare un modulo specifico indicando il codice ATECO e allegare un documento d’identità valido.

Questa documentazione può essere presentata:

  • Di persona presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate
  • Online sul sito dell’Agenzia delle Entrate, compilando il modulo e inviandolo tramite PEC con firma digitale
  • Via posta raccomandata, includendo tutti i documenti necessari e il documento d’identità

Un’altra soluzione per aprire una Partita IVA è richiedere il supporto di un Commercialista. I commercialisti sono professionisti esperti che si occupano di tutta la documentazione necessaria ai professionisti e alle aziende per avviare la propria attività comprese anche quelle che comprendono non solo l’apertura della Partita IVA, ma anche l’iscrizione alla Camera di Commercio (se necessaria), registrazione delle fatture ecc…

Oneri della Partita IVA

I titolari di una Partita IVA possono dedurre le spese legate all’attività dall’importo dovuto al fisco.

Essi sono soggetti a:

  • Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF)
  • Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP)
  • Contributi previdenziali INPS
  • Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro INAIL
  • Iscrizione alla Camera di Commercio

Le somme dovute variano a seconda del regime fiscale scelto e delle caratteristiche del titolare della Partita IVA.

Regimi Fiscali

Partita IVA e regimi fiscali: esistono diversi regimi fiscali, ciascuno con propri vantaggi e requisiti. Pertanto, è consigliabile discutere con un consulente fiscale prima di decidere a quale aderire, valutando gli introiti previsti per l’anno.

La Partita IVA può essere aperta come:

  • Impresa individuale o lavoratore autonomo, con obblighi differenti per il versamento dei contributi e il pagamento dell’IRPEF
  • Contribuente del regime forfettario, che prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva del 5% invece delle normali aliquote IRPEF, e una contabilità semplificata

Espansione dell’attività o chiusura della Partita IVA: se si aggiungono codici ATECO a seguito dell’espansione dell’attività, occorre informare l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni. Il numero di Partita IVA rimane invariato, ma i nuovi codici vengono aggiunti.

Se si desidera cancellare la Partita IVA, è possibile farlo compilando e presentando i moduli appositi. Se si decide di riaprire l’attività, verrà assegnato un nuovo numero al momento della richiesta di riapertura della stessa all’Agenzia delle Entrate.

Quanto costa aprire la Partita IVA

Sebbene l’apertura di una Partita IVA non comporti alcun costo, coloro che possiedono una Partita IVA devono selezionare il regime fiscale che sarà applicato alla loro attività. Questa selezione, che può essere tra il regime forfettario e il regime ordinario, comporterà varie spese di gestione e manutenzione che devono essere attentamente considerate.

Bisogna comunque considerare che se si richiede l’aiuto di un commercialista, allora molto probabilmente ci saranno dei costi da sostenere legati appunto al supporto ottenuto da questo professionista. L’onorario potrebbe andare da un minimo di 300 fino ai 1000 euro.

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