Finanziamenti

Credito al consumo in Italia nel 2023: sempre più richieste

Credito al consumo in Italia nel 2023: sempre più richieste
  • PublishedAgosto 31, 2023

Il panorama finanziario italiano mostra una crescente predilezione per il credito rateale soprattutto nel campo degli acquisti di beni e servizi, ossia nell’ambito del credito a consumo.

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Nel corso dei primi sei mesi del 2023, una sorprendente percentuale del 51,4% degli italiani ha attivato un contratto di credito rateale.

Questa cifra, rispetto all’anno precedente, evidenzia un incremento notevole di +11,8%. Il recente report di Crif sulla “geografia del credito” getta luce sull’ampio utilizzo del credito rateale tra la popolazione.

In media gli italiani hanno rimborsato una rata media di 322 euro al mese

Analizzando i numeri, si nota che gli italiani, nel 2023, hanno rimborsato una rata media di 322 euro al mese, segnando una crescita del 5,6% rispetto al 2022. Ancora, il debito complessivo rimanente, ovvero la somma ancora da rimborsare da ogni singolo cittadino, si aggira intorno ai 34.875 euro, mostrando un aumento del 9,3% dalla precedente rilevazione.

Guardando al settore dei mutui, la crescita appare ancora più marcata. Le rate relative ai mutui hanno mostrato un salto del 13,5%, e l’esposizione residua ha seguito con un incremento del 10,8%, superando le cifre generali dell’intero settore creditizio.

Aumentano i prestiti finalizzati per riuscire a gestire le spese e gli acquisti

Una crescita particolarmente evidente è quella dei prestiti finalizzati, sia per quanto riguarda il numero di cittadini coinvolti (+12,3%) sia per il numero totale di contratti attivi (+11,9%).

Nonostante le sfide economiche attuali, incluse le tensioni in Ucraina, l’innalzamento dei tassi di interesse e l’inflazione crescente, le famiglie italiane non rinunciano a cercare sostegno presso le banche.

Questa tendenza riflette un rinnovato interesse verso i consumi, con un particolare focus su beni come veicoli, apparecchiature elettroniche, arredamenti e viaggi, finanziati a rate in misura che supera la metà degli acquisti totali.

Secondo Beatrice Rubini di Crif, “i prestiti personali mantengono una presenza costante, coprendo il 30% dell’intero volume di finanziamenti in circolazione.

Dal lato del rischio, Assofin, Crif e Prometeia rilevano che, nonostante un leggero incremento, il rischio creditizio relativo ai finanziamenti alle famiglie rimane su livelli gestibili, attestandosi appena sopra l’1%. Ciò indica una robustezza nel settore, specialmente per i mutui ipotecari.

Geograficamente, la Valle d’Aosta si posiziona al vertice per quanto riguarda l’adozione del credito rateale, con Toscana e Lazio a seguire. In contrasto, il Trentino-Alto Adige mostra una propensione più contenuta.

Pur crescendo il debito, gli italiani percepiscono il credito rateale come un mezzo per realizzare e soddisfare le proprie necessità e aspirazioni. La sfida rimarrà quella di gestire tale crescita in maniera oculata e sostenibile.

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