Settore bar in ascesa: previsti investimenti record di oltre un miliardo di euro
Il 2024 si preannuncia come un anno interessante per il settore dei bar in Italia con investimenti record che supereranno i 1,2 miliardi di euro.
Secondo Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi Fipe Confcommercio, questa ripresa degli investimenti è un segnale chiaro della volontà degli imprenditori del settore di superare definitivamente le difficoltà causate dalla pandemia e di puntare al rinnovamento.
Un settore in evoluzione
In occasione della Giornata Internazionale del Caffè, la Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ha rilasciato le stime relative agli investimenti del 2024. Si prevede che circa 66mila bar, ovvero uno su due, investiranno nel rinnovamento dei propri locali.
Tra le principali aree di intervento, figurano il rifacimento di banchi, tavoli, sedute e altre attrezzature, oltre all’ammodernamento di spazi esterni come i dehors.
Non si tratta però solo di rinnovo degli arredi: molti gestori stanno puntando sulla digitalizzazione, investendo in registratori di cassa di ultima generazione, POS avanzati e palmari per la gestione delle ordinazioni. L’adozione di strumenti digitali non solo facilita la gestione interna, ma migliora anche l’esperienza del cliente, che può usufruire di servizi più rapidi ed efficienti.
Tecnologia e sostenibilità: i nuovi asset del settore
Il 2023 ha già visto un notevole incremento degli investimenti da parte degli esercenti. Più della metà ha investito in media 19mila euro in attrezzature professionali, come frigoriferi, abbattitori e altre tecnologie per la conservazione e la preparazione degli alimenti.
Secondo Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe, questa tendenza proseguirà anche nel 2024, con un focus ancora più marcato su due asset fondamentali: tecnologia e sostenibilità. “I bar italiani devono continuare a innovare, puntando su tecnologie che migliorino l’efficienza e riducano l’impatto ambientale, se vogliono mantenere alta la competitività e garantire la crescita del settore“, ha dichiarato Stoppani.
L’attenzione alla sostenibilità è ormai una priorità per molti imprenditori, che stanno cercando di ridurre i consumi energetici e migliorare l’efficienza dei propri locali. Questo si traduce non solo in una riduzione dell’impatto ambientale, ma anche in un risparmio economico a lungo termine.
La transizione verso il bar-ristorante
Negli ultimi anni, il panorama dei bar italiani è cambiato significativamente. Molti locali hanno iniziato a diversificare la propria offerta, passando dal classico servizio al banco a veri e propri bar-ristoranti.
Questa transizione è stata guidata dalla necessità di aumentare lo scontrino medio, che attualmente si aggira intorno ai 4,6 euro. I gestori puntano a mercati più remunerativi, come quello della pausa pranzo, dell’happy hour, delle cene e del dopo cena, momenti conviviali che offrono maggiori opportunità di profitto.
Questa trasformazione non è solo una risposta alla domanda dei consumatori, ma anche una strategia per affrontare l’aumento dei costi fissi, come il personale e gli affitti.
Con giornate operative che spesso superano le 14 ore, sette giorni su sette, i gestori sono spinti a investire per ampliare la gamma di servizi offerti e aumentare la redditività del loro business.
Le sfide del settore
Nonostante gli investimenti e l’evoluzione del settore, gestire un bar in Italia resta complesso. Uno dei principali ostacoli è rappresentato dalla crescente competizione, che costringe gli imprenditori a trovare nuove formule per attrarre e fidelizzare la clientela.
Secondo le stime della Fipe, circa il 33,1% degli esercenti sta investendo per migliorare il comfort dei propri clienti, mentre il 30,5% sta ampliando l’offerta di prodotti e servizi. Altri, invece, puntano sull’efficienza energetica: il 28% dei bar ha dichiarato di voler razionalizzare i consumi e migliorare l’efficienza del proprio locale.
Un altro aspetto importante è la gestione aziendale, infatti, il 23,4% degli imprenditori del settore ha deciso di investire in soluzioni che migliorino la gestione economica e del personale, cercando di ottimizzare i processi interni per ridurre i costi e aumentare la produttività.
Cosa si prevede in futuro?
Con oltre 132mila bar attivi in Italia, che rappresentano circa il 40% delle imprese della ristorazione, il settore continua a essere un pilastro dell’economia nazionale. I 272mila dipendenti, di cui il 59% donne e un numero crescente di lavoratori stranieri, contribuiscono a creare un ambiente diversificato e dinamico.
Tuttavia, il settore deve affrontare anche una crescente pressione sui costi e la necessità di innovare continuamente per rimanere competitivo.
Gli investimenti previsti per il 2024, con un focus su tecnologia, sostenibilità e diversificazione dell’offerta, mostrano la volontà degli imprenditori di evolversi e di rispondere alle nuove esigenze del mercato.
Se i bar italiani sapranno cogliere queste opportunità, potranno continuare a essere un punto di riferimento per il tempo libero e la convivialità del paese.